Valentino Rossi iniziò a farsi conoscere alla fine degli anni Novanta, ed è proprio all’epoca che successe qualcosa di curioso. I dettagli.
La stagione di MotoGP si è ufficialmente aperta in quel di Buriram, con Marc Marquez che non ha avuto rivali, dominando sia la Sprint Race che la gara domenicale, provando una prima mini-fuga iridata. Ben lontano da Burirarm, in Qatar per l’esattezza, Valentino Rossi scendeva in pista nel primo atto stagionale del FIA WEC, al volante della BMW M4 GT3 del team WRT, incappando però in una corsa, dalla durata di 10 ore, che non lo ha visto portare a casa un risultato gradito. Il “Dottore” ha chiuso 11esimo, dopo diversi episodi non certo fortunati.

Poche settimane fa, Valentino Rossi ha chiuso al secondo posto la 12 ore di Bathurst, ed ora la volontà è quella di riscattarsi alla 6 ore di Imola, che si terrà il 20 di aprile, nel giorno di Pasqua. Nel frattempo, ci aspettiamo di vedere Valentino Rossi presente ai fine settimana di gare della MotoGP, per sostenere i propri piloti dal vivo, nella speranza di dare i giusti consigli a Pecco Bagnaia per giocare il titolo mondiale. Nel frattempo, Carlo Pernat ha raccontato un aneddoto molto curioso sul pilota di Tavullia.
Valentino Rossi, l’aneddoto di Carlo Pernat
In un’intervista concessa ad “Il Secolo XIX“, Carlo Pernat ha affrontato varie tematiche, tra cui il rapporto con Valentino Rossi ed il momento in cui fece la sua conoscenza: “Tutti me lo raccomandarono, all’epoca tutti volevano andare in Aprilia. Lo andai a vedere e vidi subito che faceva traiettorie ben diverse da tutti gli altri, ma spesso finiva per cadere. Mi innamorai di lui per quel modo che aveva di guidare, aveva un talento che gli altri non avevano, anche se non credevo che potesse vincere nove mondiali“.

Pernat ha poi raccontato un aneddoto molto curioso e “doloroso” in parte per lui, tifoso del Genoa, visto che fu chiamato dalla Sampdoria: “Senza dubbi, l’aneddoto più bello risale al 1997 e proprio alla città di Genova. Quando Valentino Rossi vinse il mondiale, mi chiamò la direttrice marketing della Sampdoria per chiedermi se potesse presenziare alla presentazione della squadra, io ebbi un colpo, da genoano come sono. Risposi che ne avremmo parlato, ma io a Valentino non gliel’ho mai detto, e lui lo seppe solo solo un anno dopo. Ed ovviamente, si mise a ridere“.