Le novità dell’intelligenza artificiale si fanno largo anche sulle autostrade italiane dopo i primi esperimenti europei. Ecco il sistema che fa il proprio debutto con una prima infrastruttura connessa, è in tempo reale.
Le nostre vite sono sempre più influenzate dall’intelligenza artificiale, che in molti casi può rivelarsi dannosa, ma è anche in grado di fornire una corretta assistenza in molte situazioni. L’IA verrà ora integrata con la rete autostradale in Italia, come già accaduto in alcuni paesi europei. Qualche tempo fa vi avevamo parlato della novità apportata in Spagna, nei pressi di Barcellona.

In terra iberica, è stato introdotto un sistema di intelligenza artificiale che modifica i limiti di velocità in base a quelle che sono le condizioni della strada, calcolando variabili come il traffico e gli agenti atmosferici, portando, in alcuni casi, il limite anche a 150 km/h. Anche in Italia è in arrivo una soluzione simile, il Dynamic Speed Limit, la prima infrastruttura connessa che comunica con i veicoli in tempo reale. L’obiettivo è quello di abbassare i tempi di percorrenza di circa il 15%, così come i livelli di emissioni. Andiamo a scoprire il segreto di un sistema che potrebbe guidare una rivoluzione in campo autostradale.
Autostrada, tutto sul Dynamic Speed Limit che debutta in Italia
Per la prima volta, un’auto ha ricevuto delle indicazioni in tempo reale sulla velocità da seguire. Ciò è accaduto sulla Tangenziale di Napoli, dove una flotta di utilitarie ha affiancato una Maserati GranCabrio Folgore a guida autonoma. Si tratta della sperimentazione in corso sul Dynamic Speed Limit, primo sistema che in Italia modifica in tempo reale la velocità consigliata agli automobilisti in base al traffico. Il progetto è stato promosso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nell’ambito del Centro nazionale per la mobilità sostenibile. Potremmo definirlo un sistema che parla alle auto, ed è stato sviluppato da Movyon, una società tecnologica del Gruppo Aspi.

In sostanza, lungo la tratta dell’autostrada sono posizionate delle antenne, che regolano l’infrastruttura stradale e permettono di inviare informazione ai dispositivi a bordo. In questo modo, ci si può adeguare ad una velocità ottimale, che tutti i veicoli sono tenuti a seguire per evitare la formazione di traffico e code. Tutto ciò è possibile mediante un insieme di dati raccolti da portali intelligenti, sensori e telecamere, che vengono poi elaborati da un modello di traffico sviluppato dall’Università di Napoli Federico II. Siamo di fronte ad una svolta, che molte altre reti potrebbero riprendere.