Il colosso dalla Cina pronta a sbarcare in Italia: arriva la conferma, trema Stellantis

Una buona notizia per l’Italia? Dalla Cina arriva un colpo di scena. Così le sorti del settore auto cambieranno.

In un periodo di forti tensioni per l’automotive nostrano, qualche raggio di sole potrebbe arrivare. Giusto pochi mesi fa Stellantis tramite il suo amministratore delegato Carlos Taveres aveva accusato il Governo italiano di non avere a cuore le sorti del lavoro dei suoi cittadini avendo tagliato in maniera importante gli incentivi statali dedicati alla venduta delle vetture a zero emissioni prodotte sul territorio, nella fattispecie la FIAT 500e. In queste ore, invece, è scoppiato il caso Alfa Romeo, con il nuovo SUV ribattezzato Milano e costretto dall’Esecutivo al cambio di nome perché prodotto in Polonia e quindi una contraddizione di termini.

Auto arrivano i cinesi
Auto, in Italia arrivano i cinesi (Canva) – Bicizen.it

Di certo le cronache di questi giorni ci raccontano di una situazione preoccupante, con l’intero comparto in stato di agitazione e le proteste dei lavoratori di Mirafiori, spaventati dalle minacce di chiusura qualora tutta la realizzazione dei veicoli passasse all’estero. Ebbene, in un contesto di tensione una luce sembrerebbe apparire in fondo al tunnel.

I cinesi vogliono l’Italia, ma non come si pensa

Incredibilmente c’entra la Cina, ma non come si potrebbe credere. Questa volta infatti, il Dragone non punta solamente a conquistare un mercato straniero, diffondendo i propri veicoli, ma ambisce a penetrare sul territorio aprendo delle proprie fabbriche.

Auto arrivano i cinesi
Dongfeng sbarca in Italia (Dongfeng) – Bicizen.it

Detta così potrebbe sembrare una falsità ed invece è tutto vero. A confidarlo durante la presentazione di Voyah, nuovo marchio del Dongfeng Automobile Group, il responsabile per l’Europa Qian Xie. Il manager non solo ha reso nota la volontà dell’azienda di aprire una base nello Stivale, ma ha altresì dichiarato di essere pronto ad un incontro con i rappresentati governativi, nella fattispecie con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, per rendere effettivo il piano che ad oggi è solo su carta.  In realtà qualche chiacchiera avrebbe già avuto luogo e le parti si starebbero conoscendo e studiando per verificare la fattibilità del progetto. 

Tale strategia è stata applicata di recente da un altro brand molto importante dell’automotive asiatico, la Byd che ha raggiunto l’accordo con l’Ungheria, mentre la Chery vorrebbe aprire un quartier generale a Barcellona, rilevando lo stabilimento un tempo appartenuto alla Nissan.

Il costruttore cinese è ad oggi proprietario dell’1,5% delle quote Stellantis e non è noto se in un prossimo futuro, prima della finalizzazione del programma, verranno vendute. L‘idea sarebbe assemblare 100mila automobili.

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