In Italia in pochi hanno raggiunto l’apice come Gianni Agnelli e Silvio Berlusconi. Scopriamo chi tra i due era il più ricco.
Silvio Berlusconi e Gianni Agnelli hanno segnato nell’ultimo secolo il nostro Paese sia a livello imprenditoriale che a livello politico. Il Cavaliere, “nato” dal settore delle costruzioni, ha poi raggiunto la fama definitiva come patron di Mediaset e negli anni ha allargato i propri interessi a vari settori prima di approdare a Palazzo Chigi come Premier italiano. L’Avvocato, invece, erede naturale delle fortune FIAT, negli anni è stato presidente della Juventus, sindaco di Villar Perosa, Presidente di Confindustria e Senatore a vita.
Naturalmente i due arrivano da due situazioni molto diverse. Silvio Berlusconi era il primogenito di una famiglia della piccola borghesia milanese, mentre Agnelli faceva parte di una delle dinastie più importanti del nostro Paese. Al netto di tutto però entrambi si sono distinti durante la loro vita per alcune importavi iniziative imprenditoriali che hanno segnato il nostro Paese.
Berlusconi e Agnelli: patrimoni da urlo tra ricchezze e smentite
Berlusconi è stato il “padre” della TV commerciale, mentre Agnelli, sotto la sua presidenza, ha permesso a FIAT di avere una grande crescita acquistando vari rinomati marchi tra i quali si ricorda la Ferrari, strappata mentre era in trattativa con Ford. Stimare il loro patrimonio in maniera precisa è davvero complicato visti tutte le imprese dei due. Secondo quanto riportato da “affaritaliani.it”, la famiglia avrebbe accumulato in Svizzera circa 20 miliardi di euro tra oro e collezione d’arte. Tutto ciò però sarebbe sempre stato smentito dagli eredi.
Sta di fatto che al netto di queste presunte ricchezze, Agnelli logicamente aveva anche le sue aziende e tutto ciò che ne consegue. La rivista Oggi stima che l’Avvocato, nel momento della sua morte aveva un patrimonio di 100 miliardi di euro. Berlusconi, invece, da par suo secondo Forbes, aveva accumulato un patrimonio di 7,1 miliardi di dollari. La cassaforte di famiglia, la holding Fininvest, era divisa tra il Cavaliere e i figli. L’ultimo bilancio societario che è stato pubblicato nel 2021 parlava di 4,9 miliardi di patrimonio netto.
Vanno poi considerate le partecipazioni che aveva Berlusconi in altre società collaterali come Mediaset, Mondadori (53,5%), Banca Mediolanum (30%) e Fininvest. Numeri sicuramente da urlo, ma che sembrano, almeno sulla carta, lontani da quelli di casa Agnelli. L’Avvocato quindi sembra decisamente più ricco, certo la sua posizione di partenza rispetto al Cavaliere era ben diversa.